Domenica 21 febbraio 2021 è stata una Giornata del Pensiero che passerà alla storia, sia per il fiato sospeso nel timore che un improvviso cambio di colore della Regione Lazio potesse impedirci di viverla, sia perché è stato il primo in assoluto vissuto distanti dai nostri fratelli e sorelle di Zona, ma… forse, proprio per questo, ancora più intenso e sentito.
Inoltre, mai come quest’anno denso di emozioni sulla pelle… o per meglio dire a fior di pelliccia, in concomitanza con le Cerimonie delle Promesse che hanno sugellato l’entrata, per chi ha avuto la possibilità di partecipare oggi, all’interno di questo grande immenso gioco dello Scoutismo.
Oggi si celebra la nascita, avvenuta il 22 febbraio 1857 a Paddington – Londra, di Lord Baden Powell e della sua consorte Oleva, fondatori e primi Scout e Guida nel mondo, e dal 1926 tutti gli Scout a livello internazionale festeggiano e supportano questo movimento affinché riesca a diventare una realtà sempre più diffusa, soprattutto in quei luoghi dove ha difficoltà ad emergere e svilupparsi.
Simbolo di questa giornata è il donare anche solo “un penny” per contribuire, con quel poco che si può dare, a migliorare una qualsiasi situazione con cui si è venuti a contatto, realtà disagiate, difficoltà economiche. Immaginate con il nostro penny quanto si può fare se moltiplicato per i 50 milioni di Scout nel mondo!!!
Quest’anno il filo conduttore per tutti è stato la PACE, non a caso, visto che dalla Norvegia è nata l’iniziativa di candidare il movimento dello Scoutismo al Premio Nobel per la Pace. Non avremo risultati immediati, ma è importante portare alle luci della ribalta un movimento che è sempre stato rivolto e dedito alla costruzione ed alla promozione della pace nel mondo, così come è giusto che ci sia un riconoscimento per quello che rappresenta.
Nel nostro Grande Gioco una delle regole fondamentali, nonché Legge e parte integrante delle nostre Promesse, è pensare agli altri come a se stessi, e questo non è altro che il primo mattone su cui si costruisce la pace nel mondo. I bambini ed i ragazzi hanno interpretato la pace con grande ingenuità e franchezza per quello che è in tutta la sua semplicità: fratellanza, solidarietà, unicità, comprensione, accoglienza e amore.
Tutti i più grandi progetti nascono da un proposito a portata di ragazzo: e come dice Snoopy, “chi ti vuole bene conosce quattro cose di te: il dolore dietro al tuo sorriso, l’amore dietro alla tua rabbia, le ragioni del tuo silenzio… E dove soffri il solletico”… è così che noi costruiamo la pace, conoscendo bene il nostro prossimo per porgergli la mano, una mano salda che non mollerà la presa. Mano dopo mano formiamo una grande catena, solida ma flessibile, adatta a sostenere sé stessi e gli uni con gli altri.
Anche Papa Francesco nell’Enciclica “Fratelli tutti”, di cui oggi è stato letto un estratto, ha descritto la pace come la felicità che passa attraverso l’amore per il prossimo, per quell’ “altro” a cui noi Scout pensiamo prima di pensare a noi.
Quindi il nostro “ECCOCI” ed “ESTOTE PARATI” sono un grido di gioia, potente, intenso e pieno di vita, per far capire al mondo che ci siamo, che siamo qui nonostante il Covid e le varie avversità.
Noi ci siamo con i nostri Totem ed i nostri Alpenstock ben saldi tra le nostre braccia… perché non ci siamo arresi e perché vi aspettiamo sempre più numerosi, per venire a giocare al nostro favoloso… emozionante… Grande Gioco.
Mamma Raksha 21.02.2021
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